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Progetto BEEF CARBON

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La ricerca per ridurre l’emissione di anidride carbonica: parte il progetto LIFE BEEF CARBON

Il 2 marzo 2016 a Parigi si è tenuto il kick-off meeting del progetto LIFE BEEF CARBON, che si prefigge di coinvolgere oltre 2000 allevamenti di bovini da carne in Francia, Italia, Irlanda e Spagna per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra del 15% entro il 2020, introducendo una serie di misure di mitigazione riguardanti l’intero ciclo di produzione degli alimenti e dell’allevamento.

Per questo è necessario impegnare il settore del bovino da carne verso un approccio teso alla misurazione e quantificazione delle proprie prestazioni ambientali fornendo nel contempo i necessari consigli affinché le aziende possano ridurre l’impatto ambientale attraverso pratiche e interventi che favoriscono la riduzione di produzione dei gas serra e un maggior “sequestro” del carbonio.

Al progetto, Coordinato dall’Institut de l’Elevage francese, partecipa il CREA con il Centro di ricerche per le produzioni foraggere e lattiero-casearie di Lodi, cui è affidato il compito di seguire i 100 allevamenti italiani partecipanti. Tale compito sarà svolto in collaborazione con ASPROCARNE in Piemonte e UNICARVE in Veneto a cui spetta il compito di individuare e monitorare gli allevamenti.

INFORMATORE ZOOTECNICO_5_2017

INFORMATORE ZOOTECNICO_2_2017

Dal 11 al 13 settembre 2018 si è tenuto a Nantes (Francia) il primo incontro tra allevatori francesi irlandesi, spagnoli e italiani, nell’ambito del progetto “Beef Carbon” finanziato con fondi Life dell’Unione Europea, per la ricerca sulla sostenibilità ambientale dell’allevamento ed in particolare sulla riduzione dei gas serra generati dal ciclo produttivo zootecnico. Durante i 3 giorni si sono alternati incontri e convegni, dove sono stati presentati i risultati dei primi 20 mesi di lavoro con relazioni di tutti i 4 paesi coinvolti e visite in aziende zootecniche della Normandia, della Loira e della Bretagna con le testimonianze degli allevatori che hanno potuto mostrare le azioni intraprese per migliorare la sostenibilità ambientale delle loro aziende “innovative”.
All’iniziativa ha partecipato una nutrita delegazione italiana rappresentata dal Crea, partner e responsabile del progetto, e da tecnici e allevatori di Unicarve e Asprocarne del Piemonte, in rappresentanza delle 120 aziende coinvolte, che oltre a toccare con mano la realtà francese ha potuto valutare quali potrebbero essere in prospettiva le ricadute, non solo gestionali, ma anche economiche-commerciali nell’adozione di tecniche produttive a “basso impatto”.
Nelle relazioni infatti è emerso che c’è una forte sensibilità dei consumatori verso queste tematiche di carattere ambientale, che ha portato la Commissione Europea a introdurre nella prossima PAC possibili interventi economici a favore delle aziende “virtuose” e più rispettose dell’ambiente.
In conclusione è stato sicuramente un viaggio formativo che ha lasciato a tutti i partecipanti molti temi su cui riflettere per il prossimo futuro.

mappa beef carbon

partecipanti Meeting Beef Carbon Nantes

internetional focus group

4 – 5 dicembre 2018 Carmagnola: Conoscere e diffondere le esperienze delle aziende LOW CARBON”
Il 4 dicembre 2018 si è tenuto a Carmagnola presso la sala congressi Monviso del Parco Cascina Vigna il primo meeting nazionale, previsto nel progetto LIFE BEEFCARBON dal titolo “LIFE BEEF CARBON: Conoscere e diffondere le esperienze delle aziende LOW CARBON” cui hanno partecipato i tecnici e gli allevatori delle associazioni produttori Asprocarne e Unicarve, che sono impegnate in tale progetto insieme ai ricercatori del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) di Lodi e del Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA). Il 5 sono state visitate due aziende tipiche della realtà allevatoriale piemontese. Il progetto, coordinato dall’Istitut de L’Elevage francese, coinvolge 2000 allevatori di bovini da carne in 4 paesi europei (Francia, Italia, Irlanda e Spagna), e ha come obiettivo quello di promuovere dei sistemi di allevamento innovativi e delle pratiche ad esso associate a bassa impronta di carbonio, che riducano del 15% nei prossimi 10 anni le emissioni di gas serra negli allevamenti di bovini da carne.
Scopo dell’evento è stato quello di mettere in contatto gli allevatori delle due regioni per condividere e discutere le loro esperienze. Nella prima giornata è stato presentato il progetto e i risultati relativi all’impronta di carbonio conseguiti dall’applicazione di tecniche di mitigazione in alcune aziende da carne che aderiscono al progetto. Inoltre, sono stati presentati i primi risultati riguardanti la fattibilità economica delle strategie di mitigazione. La valutazione delle emissioni di gas ad effetto serra è stata eseguita dai ricercatori del CREA utilizzando il modello di calcolo CAP’2ER® messo a punto dall’Idele. Da una prima analisi dei dati è emerso che per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, gli allevatori hanno fatto ricorso ad azioni volte principalmente al miglioramento del benessere animale, all’utilizzo più efficiente delle deiezioni zootecniche, all’aumento del sequestro di carbonio ed alla produzione di energia rinnovabile in azienda con impianti di biogas e pannelli fotovoltaici. Dall’indagine, è stato evidenziato inoltre che, per ridurre del 15% le emissioni, è necessario introdurre più strategie di mitigazione e che gli allevatori hanno adottato tecniche di mitigazione che hanno risvolti positivi sia economici sia ambientali.
Nonostante l’allevamento bovino da carne tipico della pianura Padana non possa contare su grandi estensioni di pascoli, che rappresentano uno dei “pilastri” della sostenibilità ambientale, come accade in altre realtà produttive nazionali ed estere, il quadro che ne risulta per le nostre aziende è comunque incoraggiante, visto che fanno della specializzazione, dell’efficienza produttiva e del benessere animale dei punti di forza su cui far leva per tenere sotto controllo l’impatto ambientale complessivo del sistema produttivo. Nella seconda giornata sono stati visitati due allevamenti da carne situati presso il comune di Racconigi (CN). Gli allevatori di entrambe le aziende hanno effettuato notevoli investimenti per l’ampliamento dei ricoveri degli animali, per l’introduzione di impianti di ventilazione che favoriscono il miglioramento del benessere animale e per la costruzione di impianti per la produzione di energia rinnovabile (impianto di biogas e pannelli fotovoltaici). Inoltre, gli allevatori hanno introdotto una modalità di razionamento che tiene conto del fabbisogno energetico e proteico degli animali per fase produttiva. L’introduzione di queste tecniche di mitigazione ha comportato una riduzione del 12% e del 14% dell’impronta di carbonio ed un effetto positivo sul bilancio economico in entrambi gli allevamenti. La ricerca sta mettendo in luce un ampio ventaglio di strategie di mitigazione, che le aziende zootecniche possono adottare per meglio contribuire alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e per rispettare impegni che deriveranno da una maggiore attenzione del legislatore e dell’opinione pubblica alle tematiche ambientali. Non tutte le strategie sono economicamente sostenibili, perché possono far lievitare i costi di produzione, come quelle più fortemente ecologiche. In questo caso, per adottarle, sarà necessario un reale contributo pubblico attraverso la prossima PAC in fase di programmazione.

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Dal 15 al 17 ottobre 2019 si è tenuto a Carmagnola (TO) il secondo incontro tra allevatori francesi irlandesi, spagnoli e italiani, nell’ambito del progetto “Beef Carbon” finanziato con fondi Life dell’Unione Europea. E’ possibile leggere una breve presentazione della tre giorni cliccando il documento qui di seguito VISITA IN PIEMONTE_15 16 17 OTTOBRE 2019

Venerdì 22 novembre 2019 si è tenuto presso l’azienda Agricola Nuova Annia l’open day del progetto LIFE BEEF CARBON “AZIONI DIMOSTRATIVE PER LA RIDUZIONE DELL’IMPRONTA DI CARBONIO DEGLI ALLEVAMENTI DA CARNE IN FRANCIA, ITALIA, IRLANDA E SPAGNA” il cui obiettivo è quello di promuovere tecniche di mitigazione innovative per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra del 15 % in 10 anni.
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma LIFE per l’ambiente, è coordinato dall’Institut de l’Elevage e vede la partnership italiana del CREA – Centro di ricerca zootecnia e acquacoltura, dell’Associazione Produttori Unicarve e dell’Asprocarne Piemonte, due tra le principali Associazioni di allevatori di bovini da carne in Italia. Durante l’evento, sono stati presentati il progetto e i dati dell’impronta di carbonio rilevati nelle aziende aderenti, che hanno introdotto tecniche di mitigazione innovative. A finire, la visita guidata dell’Azienda Nuova Annia.
OPEN_DAY_Beef_Carbon_Programma 22_11_2019
Open Day Beef Carbon Nuova Annia_22_11_2019_PRESENTAZIONE RELATORI

Mercoledì 24 Febbraio 2021  – Evento virtuale – Open day
Durante l’evento sono stati presentati il progetto e i dati dell’impronta di carbonio rilevati nelle aziende aderenti, che hanno introdotto tecniche di mitigazione innovative. L’occasione ha fatto conoscere l’azienda “Moderna” di Panero Renato & C. di Fossano (CN) e l’Azienda Pastò di Pontelongo (PD).

Lunedì 28 Giugno 2021 – Convegno
Si è tenuta lunedì 28 giugno presso il Salone delle Feste dell’Hotel Crowne Plaza a Padova la seconda Regional Committe prevista nel progetto. In apertura Giacomo Pirlo del CREA-ZA ha presentato alcuni aspetti di criticità del settore zootecnico (in particolare quello della carne bovina), ma ha anche mostrato come questo settore può svolgere un ruolo positivo nella lotta ai cambiamenti climatici. A seguire Luciano Migliorati del CREA-ZA, dopo aver descritto il progetto e gli obiettivi, ha illustrato le strategie di riduzione delle emissioni di gas serra degli allevamenti di bovini da carne che hanno aderito all’iniziativa ed ha presentato i risultati conseguiti. L’intervento successivo è stato tenuto da Maria Chiara Ferrarese di CSQA che ha affrontato il tema della certificazione della sostenibilità, spiegando che se si guarda ciò che è successo negli ultimi 20 anni nel settore agroalimentare ci si rende conto di come ci sono stati dei cambiamenti da cui non si è più tornati indietro. Si è partiti dai temi della tracciabilità poi quelli della qualità e oggi si parla sempre di più della sostenibilità. Successivamente, Samuele Trestini dell’Università di Padova ha illustrato le nuove regole della prossima Politica Comunitaria. Infine, Giuliano Marchesin Direttore di Unicarve ha presentato il piano d’azione per la Zootecnia bovina da carne.
E’ possibile seguire tutto l’intervento collegandoti a: https://www.youtube.com/watch?v=O_QgBqLdkfs

Venerdì 5 Novembre 2021 – Fiera di Montichiari – Convegno Nazionale
LINEE GUIDA PER LA NEUTRALITÀ DI CARBONIO NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINI DA CARNE
Il progetto LIFE BEEF CARBON ha lo scopo di ridurre l’impronta di carbonio nell’allevamento di bovini da carne grazie all’applicazione di numerose strategie di riduzione delle emissioni di gas serra. Il programma fornisce agli allevatori e agli operatori del settore strumenti e metodologie per la valutazione dell’impronta di carbonio a livello aziendale che potranno essere applicate in un sistema di misurazione, comunicazione e verifica (MRV) e alla costruzione di un mercato volontario delle quote di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra nel settore zootecnico. Nell’incontro sono stati presentati i risultati e le conclusioni del progetto, che ha visto la partecipazione di 2000 allevatori di quattro paesi europei produttori di carne. Sono state presentate le linee guida che gli allevatori potranno seguire per arrivare al traguardo della neutralità di carbonio.

Mercoledì 24 Novembre 2021 – Bruxelles – Seminario finale europeo
Il seminario finale del progetto, dal titolo “Life Beef Carbon final seminar” si è svolto presso la sede della COPA-COGECA. I relatori sono stati Thomas Sanchez, consulente politico presso COPA COGECA, che ha aperto il seminario e delineato la politica europea per affrontare i cambiamenti climatici. Il primo intervento è stato quello di Josselin Andurand dell’Idele project manager del progetto che ha presentato i risultati finali dopo 6 anni di attività. Successivamente, un rappresentante di ogni paese partner ha esposto le ulteriori iniziative nazionali per la riduzione delle emissioni nel settore carne bovina che sono state intraprese. A seguire, il coordinatore del progetto Jean-Baptiste Dollè dell’Idele, ha spiegato le iniziative in corso sul carbonio nel settore allevamento a livello europeo. Infine, un rappresentante della catena McDonald’s ha spiegato le iniziative in corso per ridurre l’impronta di carbonio della carne bovina in Francia mentre un rappresentante dell’Interbev ha concluso gli interventi.
Questa giornata, ha permesso non solo di conoscere i risultati analitici, ma anche le linee guida di lavoro a livello nazionale per promuovere dei sistemi di allevamento innovativi che consentiranno di migliorare la sostenibilità tecnica, economica, ambientale e sociale degli allevamenti bovini da carne nei prossimi anni. L’adozione di questi sistemi di allevamento potrà così rendere compatibile l’attività zootecnica con gli obiettivi generali di lotta ai cambiamenti climatici. È emerso che la riduzione del carbon footprint della carne prodotta viene ottenuta mediante l’applicazione di una serie di misure di mitigazione che riguardano il miglioramento genetico, il benessere animale, l’alimentazione, la gestione dei reflui zootecnici, la fertilizzazione, il comparto energetico e il sequestro di carbonio. Andurand ha mostrato che è possibile ottenere una riduzione media dell’impronta di carbonio del 13% per le aziende da carne che hanno applicato 1 o più strategie di mitigazione individuate nel progetto, spiegando inoltre che la maggior parte di questo miglioramento è dovuto all’incremento dell’efficienza tecnica. Nel corso del progetto sono state individuate più di 40 strategie per mitigare le emissioni di carbonio. Molte strategie individuate, riducono le emissioni migliorando il sequestro di carbonio nel suolo e nella vegetazione, indicando che questo processo biologico potrebbe compensare l’impronta di carbonio della carne fino al 20%. A seguire, Dollé ha sottolineato che per raggiungere certi obiettivi di riduzione delle emissioni è necessario offrire incentivi per attuare azioni per il clima ed ha mostrato come in Francia hanno recentemente iniziato a premiare gli agricoltori per mitigare le emissioni di carbonio. Il seminario ha offerto l’occasione per presentare il prossimo progetto LIFE CARBON FARMING, che sarà una prosecuzione del LIFE BEEF CARBON verso una verifica della riduzione delle emissioni.

Bruxelles 241121

PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI E ACCEDERE AI CONTENUTI DEL PROGETTO “LIFE BEEF CARBON”  VISITA: http://lifebeefcarbon.crea.gov.it/index.php/news/17-newsletters

09 febbraio 2023: LINEE GUIDA PER LA RIDUZIONE GAS SERRA NEL BOVINO